Amianto in condominio: a quali rischi si è esposti? Mesotelioma pleurico etc.

L’amianto è un materiale che rilascia fibre nell’aria, queste possono essere inalate provocando malattie gravi e incurabili che colpiscono in modo particolare i polmoni.

Il pericolo è rappresentato per lo più dalle parti friabili le quali possono ridursi i polvere anche solo con il semplice contatto delle mani. Le particelle si liberano nell’aria solo quando l’amianto viene spezzato e sottoposto a vibrazioni o vento, basta segarlo, spezzarlo o procurargli delle abrasioni perché le fibre interne si liberino nell’area circostante.

Per questo motivo è necessario eliminare tutto l’amianto presente nell’ambiente rivolgendosi a professionisti dello smaltimento amianto per evitare di romperlo e di respirarne le parti nocive. Se il vostro condominio si trova a Roma contattate quest ditta leader nello smaltimento amianto roma.

Indice:

Le malattie da amianto

Essere esposti alla polvere che contiene le fibre dell’amianto significa essere potenzialmente a rischio di alcune malattie dell’apparato respiratorio come asbestosi e carcinoma polmonare. La fibra di amianto inoltre procura malattie gravi che coinvolgono le membrane sierose in particolar modo la pleura creando i mesoteliomi.
Le malattie da amianto non si manifestano nell’immediato ma solo dopo 10/15 anni per quanto riguarda l’asbestosi, mentre ci vogliono da 25 a 40 anni per vedere i primi sintomi del carcinoma polmonare e il mesotelioma.

Le placche pleuriche

Le placche pleuriche sono uno dei segni più evidenti dei danni provocati dalle inalazione dell’amianto. I soggetti più colpiti sono coloro che hanno svolto occupazioni in cui l’esposizione all’amianto è stata massiccia e continuativa nel tempo. Chi ha un contatto isolato o accidentale con questo pericoloso materiale non contrae la malattia. Le placche pleuriche provocano un aumento di spessore fibroso nella pleura causando problemi respiratori importanti. Spesso questa malattia non viene immediatamente riconosciuta e le placche vengono rilevate quasi per caso, indagando su altre malattie polmonari che presentano gli stessi sintomi. Le placche pleuriche sono state accettate come malattia professionale solo dal 2002.

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L’asbestosi

I professionisti che sono sottoposti ad una lunga esposizione alla polvere di amianto, si ammalano spesso di asbestosi. Questo genere di malattia provocata dall’accumularsi di fibre di amianto nei polmoni si manifesta con una mancanza di capacità respiratoria. La fibrosi interstiziale causata dall’asbestosi limita le normali funzioni dei polmoni fino ad impedire totalmente il respiro. Si tratta di una malattia che continua il suo corso nonostante la cessazione di esposizione all’amianto ed è irreversibile.
Riconosciuta come malattia professionale nel 1939, l’asbestosi può favorire la comparsa di carcinoma polmonare.

Il carcinoma polmonare

Respirare l’amianto può portare alla comparsa di carcinoma bronchiale o polmonare. La malattia viene curata con trattamenti adeguati che spesso si applicano dopo essere intervenuti chirurgicamente. Per essere riconosciuto come malattia professionale, il carcinoma polmonare deve essere abbinato ad un’asbestosi o alla comprovata esposizione alle fibre di amianto per motivi di lavoro

Il Mesotelioma

Non serve una prolungata esposizione al pulviscolo di amianto per contrarre il mesotelioma maligno. Questo genere di tumore si sviluppa nella pleura o nel peritoneo. Non è una patologia frequente ma provoca disturbi evidenti come dolori nella zona polmonare, difficoltà respiratorie, debolezza e può portare alla morte in breve tempo dalla diagnosi.

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