Raccomandata A/R alla Francese, di cosa si tratta?


La Sentenza 10021/2005 della Corte di Cassazione ha creato un precedente per tutti quei soggetti che hanno bisogno di inviare comunicazioni con valore legale: l’orientamento ufficiale della Corte di Cassazione prima dell’11 maggio 2005 infatti era che l’identità fra il contenuto affermato dal mittente e quello giunto al destinatario si presumeva, a meno che il destinatario non fornisse la prova di aver ricevuto altro (Cass. civ., sez. lav., 18/8/2003 n. 12078 Cass. Civ., sez. III^, 9/9/1996 n.8180).

Da questa Sentenza in poi, purtroppo, il destinatario di una raccomandata inviata in busta chiusa potrà invece affermare di aver ricevuto una busta vuota o un atto diverso da quello notificato, invalidando, di fatto, la notifica: spetterà insomma al mittente provare ciò che il destinatario della raccomandata ha realmente ricevuto.

Come fare quindi per non farsi annullare la notifica? E’ sufficiente inviare un piego raccomandato, chiamato anche raccomandata “senza busta” o raccomandata “in foglio” o ancora „raccomandata alla francese“.

Per produrre una raccomandata di questo tipo è possibile utilizzare un servizio online come Multidialogo, oppure è possibile realizzarlo manualmente.

Ecco alcune semplici istruzioni su come realizzare una raccomandata „alla francese“:

Prima di tutto per poter spedire la raccomandata senza busta è necessario che il contenuto della lettera rimanga all’interno di una facciata di un comune foglio in formato A4. L’atto quindi va piegato in tre parti a soffietto, così che la parte scritta rimanga all’interno, mentre all’esterno c’è la parte del foglio bianco dove scrivere il mittente e il destinatario.

Con l’entrata in vigore dello smistamento meccanizzato della posta, è obbligatorio attenersi alle dimensioni standard delle buste e della procedura di come scrivere correttamente l’indirizzo del destinatario. Usate quindi una busta standard per regolarvi con le piegature del foglio e le dimensioni finali.

Per mantenere il soffietto e quindi la spedizione chiusa è preferibile chiudere il plico con dello scotch su tutti e tre i bordi dei lati aperti evitando se possibile punti di spillatrice che essendo metallici potrebbero in alcuni casi creare problemi in fase di smistameno.

Una volta che si è accertato il corretto confezionamento del plico, occorre recarsi in un qualsiasi ufficio postale, l’impiegato peserà il documento e applicherà il tagliando di raccomandata direttamente sul plico.

Sempre a causa dell’onere in capo al mittente di provare il contenuto del plico, sarebbero necessarie due fotocopie: una del plico prima dell’invio che attesti il contenuto del plico ed una del plico con frontale affrancato per attestarne l’invio. In mancanza della fotocopia con frontale affrancato comunque la fotocopia del contenuto prima dell’invio sarà sufficiente come garanzia del contenuto, successivamente basterà incollare sopra l’etichetta con il codice a barre della ricevuta e fotocopiarsela a casa. In questo modo si è certi che da parte del destinatario non possano verificarsi contestazioni poiché il contenuto è direttamente esposto.

Più precisamente in verità il destinatario potrebbe ancora contestare un documento vuoto, ovvero una serie di fogli bianchi inviati con la procedura descritta sopra, in questo caso però il foglio ricevuto avrà una pagina timbrata direttamente sul retro ed il destinatario dovrà quindi contestare immediatamente l’inesattezza producendo il foglio vuoto con timbro postale.

La necessità di falsificare un documento cartaceo con timbro postale dovrebbe scoraggiare la maggior parte di malintenzionati. Ricordiamo poi che la posta certificata, quando disponibile, è un’altra soluzione che potrebbe aggiungersi alla raccomandata A/R tradizionale per comunicazioni particolarmente sensibili.

Leggi il nostro articolo di approfondimento sui trasporti di cose e piccoli traslochi di appartamenti o porzioni di essi (es: trasloco di sola cucina o camera) su traslochi nazionali.